Con le feste di Natale alle porte, arriva per le aziende l’annuale problema di organizzare la classica cena di natale aziendale per gli auguri e i saluti. Un consiglio? Mai sottovalutare questo momento, decisamente importante all’interno delle strategie di team building. Ne parliamo col nostro esperto Ignazio Salmeri, Coach e Trainer d’impresa.
Dicembre è alle porte e puntuale arriva anche l’appuntamento con le classiche cene aziendali. Dove, quando e come organizzarle diventa un imperativo impellente per chi gestisce le risorse umane. Oltre ad essere un momento informale in cui trascorrere del tempo con i colleghi, le cene o i pranzi possono trasformarsi nell’occasione per fare un bilancio dell’anno, per annunciare obiettivi e cambiamenti importanti o per ribadire la mission della propria azienda.
«In quest’ottica si trasformano in una leva di marketing importantissima», parola di Ignazio Salmeri, coach e trainer d’impresa con un’esperienza trentennale del campo del team building.
Sicuramente non sottovalutare alcun dettaglio, che invece va curato e programmato per tempo. La cena infatti è un momento fondamentale all’interno di una più ampia strategia di team building.
Ogni elemento che la caratterizzerà, dal menu, ai colori della tavola, dalle luci fino alla musica d’ambiente, deve essere in linea con quanto vogliamo comunicare ai nostri dipendenti.
Ci deve sempre essere coerenza tra quanto viene proposto e l’immagine del brand. Non consideriamola quindi come una perdita di tempo, ma ripensiamola come un’opportunità per lavorare sull’engagement dei nostri dipendenti.
Il menu ha una valenza importantissima. Ricordiamoci che può essere un valido generatore di emozioni positive. Solletica i sensi (vista, gusto, olfatto) e stimola anche la nostra sfera emotiva, essendo legato al vissuto e alle aspettative di ciascuno di noi.
Pertanto consiglio sempre di studiare con molta attenzione il percorso gustativo che vogliamo offrire ai nostri dipendenti. Nel giusto contesto, infatti, le persone sono più predisposte a lasciarsi andare e a mostrare aspetti della propria personalità che magari la routine dell’ufficio non permette loro di esprimere. Al tempo stesso il menu può diventare portavoce dei valori del nostro brand.
Proviamo a cambiare il format abitualmente proposto. Cerchiamo qualcosa di nuovo e sorprendente. Come coach ho imparato che la novità offre sempre spunti e angolature di riflessione utilissimi. Per la nostra cena aziendale di Natale, invece della classica tavolata, o dell’aperitivo in piedi, pensiamo con maggiore creatività, puntiamo a location coinvolgenti e proviamo a costruire experience su misura.
Una bella idea può essere sicuramente la cooking class: i partecipanti condividono la preparazione di un menu, magari suddivisi in piccoli gruppi così da stimolare il lavoro di squadra. E in questo modo la cena aziendale diventa davvero parte integrante del nostro percorso di cooking team building.
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Scoprilo meglio nel nostro articolo “Christmas Team building: l’evento speciale per il tuo Natale Aziendale“