Sapete cos’è il Cold Brew coffee? E conoscete la sottile differenza tra il Caffè freddo e il caffè raffreddato? Ve la spieghiamo noi e vi proponiamo anche un’esclusiva ricetta a base di Cold brew coffee firmata da Fabio Verona, responsabile Qualità e Formazione presso Costadoro Caffè
Quando arrivano i primi caldi ecco comparire puntualmente anche le numerosissime varianti del classico caffé freddo. C’è chi semplicemente aggiunge un cubetto di ghiaccio nella tazzina per abbassare la temperatura e chi invece lo conserva diverse ore in frigorifero o lo frulla con ghiaccio e zucchero. Ogni regione ha poi la sua specifica ricetta, con l’aggiunta di ulteriori aromi, come il latte di mandorle o la grappa.
Eppure il vero segreto di un buon caffé freddo non è negli ingredienti aggiunti, bensì nella miscela usata e nel sistema di raffreddamento. C’è infatti una bella differenza tra il caffè raffreddato e il caffè estratto a freddo.
Quello che noi comunemente chiamiamo caffè freddo, infatti, altro non è che il normale caffè per moka o espresso che viene fatto raffreddare. Tuttavia, questo tipo di caffè ha vita breve: dopo pochi minuti a contatto con l’ossigeno perde gran parte del suo aroma. Inoltre gli oli contenuti nei chicchi, col trascorrere delle ore necessarie al raffreddamento, tendono a degradarsi. Il risultato finale quindi è una bevanda che, pur essendo molto rinfrescante, spesso delude il nostro palato con retrogusti non sempre soddisfacenti.
Ciò che fa la differenza, quindi, è l’impiego di una miscela specifica, a grana più grossa rispetto a quella per l’espresso o la moka, selezionata per mantenere intatti i suoi aromi e per essere estratta anche a freddo. Questo metodo di estrazione, che richiede molto tempo ed è in gran voga nei paesi anglosassoni, viene chiamato anche Cold brew. E la bevanda che si ottiene è chiamata Cold brew coffee: in pratica il caffè freddo non è un caffé raffreddato, ma un caffé estratto a freddo. E la differenza si sente eccome.
Ma come avviene l’estrazione a freddo? L’acqua ghiacciata in cubetti viene lasciata percolare goccia a goccia sopra un filtro di caffè macinato, estraendo il caffè a freddo e lasciando i suoi aromi intatti. Il gocciolamento avviene molto lentamente, occorrono dalle 7 alle 48 ore per ottenere una bevanda limpida, il Cold brew coffe appunto.
Lo avete mai assaggiato? Vi abbiamo incuriosito e vorreste provare a farlo a casa? Bé noi ve lo sconsigliamo perché è piuttosto complesso e lungo come procedimento e necessita di appositi utensili e delle mani esperte di un barista professionista. Ma un’alternativa c’è: potete acquistarlo già preparato e confezionato in comode bottiglie. Abbiamo provato per voi quello a marchio Costadoro e abbiamo chiesto a Fabio Verona, responsabile qualità e formazione dell’azienda torinese, di regalarci una ricetta per trasformare il caffé freddo in una bevanda super rinfrescante da gustare con gli amici.
Ecco quindi, in esclusiva per voi amici di STUDIOFOOD33, la ricetta per un cocktail fresco, energizzante e moderatamente alcoolico realizzato utilizzando come base il Cold brew coffee Costadoro in bottiglia.
Se ti è piaciuta questa ricetta e vuoi saperne di più sui cocktail, scopri Il Paint it Black: il cocktail innovativo del 2020 con il bar tender Michele Marzella di AFFINI.
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